Pagine

LUCI SU LUCIO A COSTA MASNAGA

27 aprile 2011 ore 21:00
Teatro dell'Oratorio di Costa Masnaga (LC)
Prima replica di LUCI SU LUCIO poema orchestrale jazz
Musiche e direzione di Francesco Manzoni
Testo e lettura di Ivan Sirtori
con la East Còst Big Band
Ingresso gratuito
CHI E' LUCIO?
Lucio è l'Io Bambino che risiede in ogni persona: la parte più intima, più autentica, più fresca, più vitale che riposa, spesso non vista, nella nostra essenza.
Incontrare Lucio è ritrovarsi, cullati dai suoi racconti, dalle sue esperienze e dai suoi pensieri, profondi e al contempo leggeri, sulla vita.
Lucio presenta anzitutto il suo modo di essere al mondo, consapevole, sensibile e attivo.
 Con ogni cosa giocava, trasformando
 “ciò che era” in “ciò che poteva essere”.
 Ogni istante saziava i suoi occhi grandi,
 senza riempirli mai.
Racconta l'incontro con l'Ape Pina, elegante danzatrice, e ci fa percepire la sua naturale curiosità e apertura creativa in ogni esperienza.
Temendo di frenare la sua danza,
me ne stavo ben lontano ad osservare
e mi finsi di parlare il suo linguaggio
ronzicchiando con la voce e con le mani
adagiato nei grandi occhi di mia moglie,
che due api non più una si trovava.
Fa filosofia e si domanda “Chi dice che la realtà non esiste?”
Chi è rimasto incagliato nelle fantasie dal fumo nero
chi si è perso nei giardini-labirinto del pensiero
o chi si dice realista, ma non vede la sua svista.
La realtà è qui, oltre i nostri occhi, con forme invisibili suoni inudibili,
senza pidocchi, balocchi, ritocchi.
Riflette poi sui modi di esserci e non esserci nelle cose, facendoci scoprire il significato della Presenza.
     C’è chi c’è e chi non c’è nelle cose che fa
     c’è chi sa e chi non sa i tesori che ha.
     C’è chi avendo ogni cosa ne vuole altre cento
     e chi indossa un vestito e ci balla contento.
Dopo un monologo dolcissimo sull'esperienza della morte e del cambiamento che essa permette,
Io muoio ogni sera e rinasco più vivo di prima
così la notte mi è familiare, ne cerco le stelle nel suo chiaro cielo
[...]
un bambino felice non teme la morte
perché la conosce, perché cambia ogn'istante la propria sorte.
canta l'amore e la possibilità che ci da di fidarci e abbandonarci alla gioia di vivere.
Siamo allegri siamo allegri
come rondini nel cielo
e scattiamo come fulmini
ridendo in cima al melo
Siamo bambini magici
nati da una stella
scesi sulla terra
per scoprire il mondo
che è tondo e che gira
e cambia sempre
Lucio ravviva in noi lo Spirito interiore che ci guida passo passo nelle esperienze, quando siamo capaci di ascolto e di apertura, sostenuti dalla vitalità che nasce dall'essere attenti e ricettivi.
Lucio ci saluta sussurrandoci infine:
lasciati cambiare dalle cose, facendole entrare.

Ivan Sirtori

Nessun commento:

Posta un commento