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SI E' FERMATO

Contraddicendo ogni teoria conosciuta, il nostro pianeta prese a rallentare la sua corsa in tondo e si fermò.
Continuava il suo cammino attorno al Sole, ma non girava più su se stesso, così che qualcuno rimase al buio, altri con il sole fissato in un interminabile tramonto.
Il nostro balcone su quello che accadeva era la cengia del Sasso Cavallo dove avevamo deciso di passare la più breve delle notti di giugno ma, dopo una notte lunghissima, a noi toccò un’alba appena accennata, una falce di luce bassa all’orizzonte.
Senza sfilarci dai sacchi da bivacco, seduti sulla cengia, guardavamo le luci lontane delle auto che andavano e venivano come formichine impazzite sulla strada in riva al lago.
Ormai senza più commenti, le parole le avevamo spese tutte nella notte che non finiva mai, ci preparavamo a scendere o a salire, cercando, con il pensiero confuso, dove fosse il nuovo giorno e dove la notte.

Ruggero

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